Cabris
Cabris, il cui nome deriva dal latino capra «capra», è uno di quei bei villaggi arroccati di cui la Costa Azzurra ha il segreto.
A prima vista, un grande prato verde, regno dei bambini e delle famiglie, grandi alberi, terrazze di caffè ombreggiate e un’aria leggera danno una nota bucolica a questo piccolo paradiso provenzale!
Del suo passato, scoprite l’antico municipio, la torre dell’orologio, la cappella dei penitenti bianchi.
Del bel castello medievale che sormontava il villaggio rimangono solo alcune rovine e le vestigia del muro di cinta. Ma dalla sua spianata, sarete più che ricompensati per la straordinaria vista sul Mediterraneo.
Gli imperdibili
Piazza Mirabeau
La spianata del castello feudale offre una vista spettacolare sul Mediterraneo e il belvedere di Cabris è tra i più notevoli della Costa Azzurra.
Le grand pré
Numerose sono le manifestazioni, durante tutto l’anno, che si svolgono sul grande prato di Cabris. Tra carnevale, gara di bocce e mercatini dell’usato, accoglie ogni estate il circo Arlette Gruss e costituisce uno spazio di vita, favorevole agli scambi e alla creazione di legami sociali.
La Chiesa parrocchiale di Nostra Signora dell’Assunzione
A pochi metri dalla piazza del Panorama si trova la chiesa parrocchiale, completata nel 1630. Arroccata in cima al villaggio, la chiesa ha subito frequenti fulmini, che hanno causato un incendio che ha bruciato l’altare di legno e ha causato gravi danni. Da allora, il campanile dell’edificio sarà abbassato della metà. La chiesa parrocchiale di Cabris è dedicata a Nostra Signora dell’Assunzione
Informazioni pratiche
Attività e luoghi di visita
Panorama Piazza Mirabeau
Grande prato
Chiesa parrocchiale di Notre-Dame de l’Assomption
Cappelle
Appuntamenti annuali
Giugno
Feux de la Saint-Jean
Luglio
Fête Provençale
Agosto
Fête patronale de la Saint-Roch
Dicembre
Crèche vivante
Mercato
Venerdì
Place de la Mairie
Alimentare – Pesce
Lo sapevate?
Molti pensatori e artisti famosi hanno soggiornato a Cabris: Albert Camus vi ha fatto diversi passaggi negli anni ’50, André Gide vi ha soggiornato di ritorno dal suo viaggio dall’Egitto nel 1940, così come Roger Martin du Gard, Jean-Paul Sartre, Simone de Beauvoir, Marcel Pagnol, Jean Marais…
Antoine de Saint-Exupéry vi soggiornava regolarmente, sua madre Marie vi si era stabilita nel 1938 (fino alla sua morte nel 1972).