Saint-Cézaire-sur-Siagne

Saint-Cézaire-sur-Siagne, lontano dai grandi assi (16 km da Grasse e 30 km da Cannes), è un villaggio preservato, orgogliosamente arroccato sulla sua scogliera, che domina la valle selvaggia del Siagne e dispiega i suoi resti piantati di ulivi, fino al fiume mirabilmente limpido e ben incassato che svela sul suo percorso cascate, mulini, vecchi ponti, nonché una fauna e una flora con specie a volte uniche.

Questo bel villaggio offre la tranquillità e l’ozio estivo di un autentico villaggio provenzale con la sua piazza principale decorata con una bellissima fontana detta Mulets, il suo castello che ospita il Municipio, i suoi piacevoli ristoranti con terrazze ombreggiate e un panorama grandioso sulla valle del Siagne, i Mori e l’Esterel. Le visite guidate permettono di scoprire la sua famosa Grotta, i suoi dolmen e tumuli e di seguire le tracce ben visibili del suo passato romano e medievale.

Rinomato per i suoi prodotti locali: olio d’oliva, formaggi di capra e miele, è anche un luogo favorevole alle attività sportive; la scelta è ampia tra escursioni a piedi, arrampicata, speleologia, mountain bike, equitazione, bocce, tennis, tiro con l’arco o ancora parco climbing.

Gli imperdibili

Dominio della grotta di Saint-Cézaire

Scoperta nel 1890, la grotta, che scendeva fino a 40 metri sotto terra, fu scoperta alla fine del XIX secolo da un agricoltore che disboschiva il suo campo. Scavando di più, appare un avisso. Saranno allestite delle scale per aprire la grotta di Saint-Cézaire ai visitatori.

Rinomata per le sue varie concrezioni dai magnifici colori, si è arricchita di una cascata luminosa multicolore, mettendo in risalto il fondo della voragine.

La cappella di Nostra Signora di Sardegna

Risalente alla fine del XII secolo, la cappella fu costruita dai monaci di Lérins, proprietari a quell’epoca della maggior parte delle terre del villaggio. Fu la chiesa parrocchiale fino alla costruzione della chiesa attuale, consacrata il 7 maggio 1722.

L’insieme architettonico della cappella di Nostra Signora di Sardegna iscritta ai Monumenti Storici è di una rara eleganza, con la sua abside a “cul de four” e la sua navata “a culla rotta”. Si possono vedere due busti reliquiari e un sarcofago gallo-romano.

I pozzi della Vergine

Situato sotto la scuola, questo raro insieme di nove pozzi fu costruito a partire dal XV secolo e battezzato “Pozzo della Vergine” nel 1865, al momento della costruzione della colonna dedicata alla Vergine. Quattro dei nove pozzi sono coperti da una volta emisferica ed erano destinati al consumo umano. Gli altri cinque, circondati da tronelli e dotati di ganci nella pietra, erano destinati agli animali.